Laveno
Lago Maggiore
Laveno Mombello , sorge in un’ampia insenatura naturale del lago maggiore, ed è un punto di collegamento con la sponda piemontese attraverso il suo porto turistico e il suo pittoresco imbarcadero dal quale partono tutto l’anno traghetti con trasporto di automobili per Verbania-Intra. Nelle vicinanze la stazione ferroviaria la collega direttamente alla città di Milano ed è punto di partenza di collegamenti privati per l’aeroporto internazionale di Malpensa, che dista circa 40 minuti dal centro del paese. Un meraviglioso panorama che spazia sul lago e sulle prealpi, fino ad arrivare a Milano si gode prendendo la funivia sopra il paese , con cui si raggiunge la vetta del monte Sasso del Ferro, punto di lancio degli amanti del deltaplano e del parapendio.
In pochi minuti di macchina si raggiungono mete turistiche e culturali molto interessanti come Cerro di Laveno con il Museo Internazionale della Ceramica, Castelveccana la Portofino del lago maggiore con la sua rocca, Leggiuno con lo spettacolare Eremo di Santa Caterina a picco sul Lago, le Isole Borromee ( Isola bella, isola madre e isola dei pescatori ), il Sacromonte di Varese (UNESCO patrimonio dell’umanità ) con la suggestiva passeggiata tra le artistiche Cappelle , la stupenda Rocca Borromea di Angera, il lago di Varese con l’Isolino virginia e il museo Ponti (resti di civilta’ delle palafitte), Gavirate con il Chiostro di Voltorre, Gemonio con la casa-museo del celebre scultore Floriano Bodini e molto altro. Molte le piste ciclabili tra il verde della valcuvia e intorno al Lago di Varese.
Storia e curiosità
Capitale turistica della sponda orientale del Lago Maggiore, il comune di Laveno Mombello si estende su una superficie di 25 Kmq a 200 m slm, e ospita circa 10.000 abitanti. Oltre che da Laveno Mombello e Cerro, il centro è composto da altri agglomerati come Ceresolo e Ponte, e da località panoramiche e collinari come le Cascine (490 m), Monteggia (394 m), Casere (768 m). Montecristo e Brena (334 m).
Mombello è il nucleo più antico, come dimostrano le tracce di insediamenti primitivi (3.000 a.C.) nella zona collinare della Torbiera, mentre Laveno e Cerro sono di epoca romana. Pare infatti che il nome Laveno derivi dal Generale romano Tito Labieno, che si era opposto ai Galli sulle alture di Mombello (“Mons belli” ovvero “Monte della Guerra”). Ai Romani seguirono i Longobardi e i Franchi, poi i Visconti, gli Sforza, i Borromeo e i Besozzi.. Dopo la dominazione spagnola, Laveno passò agli Austriaci, il cui dominio superò anche la parentesi napoleonica. Ma è forse il 30 maggio 1859 la data più gloriosa della sua storia, quando il paese fu teatro delle battaglie di Giuseppe Garibaldi, che con le truppe dei Cacciatori delle Alpi fu respinto per ben due volte dagli Austriaci. Testimonianze dell’evento restano oggi nell’ossario della Torre del Castello, nel fortino che domina il golfo verso Cerro e nella caserma di punta San Michele, sede del Club velico Est Verbano.